EMDR: una cura rivoluzionaria per i traumi


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EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è stato riconosciuto come uno dei metodi più efficaci e più rapidi nel favorire l'elaborazione di un trauma e impedire che questo determini conseguenze psicologiche pesanti.
E' un metodo complesso che mette assieme elementi provenienti da orientamenti teorici clinici ampiamente consolidati come quello psicodinamico, cognitivo, comportamentale, e quello centrato sul cliente.
Più precisamente l'EMDR può essere definito come un metodo terapeutico che sfrutta il naturale processo di autoguarigione del cervello.
In condizioni normali il nostro cervello è infatti in grado di portare gli individui spontaneamente verso la risoluzione del disagio associato ai traumi.
Tuttavia può anche capitare che, in condizioni di stress traumatico, il meccanismo naturale di autoguarigione si blocchi e l'esperienza stressante non venga adeguatamente elaborata dal cervello. Quando questo si verifica l'esperienza traumatica resta "intrappolata" nel cervello e continua a provocare disturbo e sofferenza psicologica nell'individuo.
L'EMDR permette di riattivare i meccanismi di elaborazione dei traumi sbloccando gli eventi rimasti in sospeso nella mente.

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L'EMDR viene utilizzata per facilitare la rielaborazione dell'esperienza traumatica . In particolare si rivela utile per l'elaborazione di:
- piccoli e grandi traumi vissuti nell'età dello sviluppo, i cui effetti sono ancora presenti;
- esperienze di vita stressanti (lutto, malattia cronica,, conflitti coniugali, cambiamenti destabilizzanti, etc.);
- eventi traumatici quali disastri naturali (terremoti, inondazioni, ecc.) o eventi traumatici provocati dall'uomo (violenze sessuali, abusi incidenti particolarmente gravi etc.).
In altra parole l'EMDR è in grado di curare sia traumi con la "T" maiuscola (abusi, violenze, catastrofi naturale etc..), sia traumi con la "t" minuscola. Per alcuni può essere stato traumatico essere umiliati alle elementari da un maestro troppo duro, per altri essere mollati, improvvisamente, dal proprio partner; per molti può essere traumatica la perdita del lavoro, oppure un divorzio o la perdita di una persona cara, ma anche un giudizio ricevuto.

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I traumi possono produrre una serie di sintomi psicologici, psichiatrici e fisici specifici che possono compromettere anche gravemente la capacità di avere relazioni sociali soddisfacenti, di lavorare, di vivere.
Non sempre vi è una reazione post traumatica: ogni soggetto reagisce in modi differenti, a seconda della particolarità dell'evento e della sua struttura di personalità.
Secondo la classificazione del DSM IV-TR, sono due i disturbi direttamente legati ad esperienze traumatiche irrisolte. Questi sono: il Disturbo Acuto da Stress e il Disturbo Post-Traumatico da Stress. Trattasi di due disturbi d'ansia caratterizzati dai seguenti sintomi:
  • paura intensa, sentimenti di impotenza o di orrore;
  • rivivere costantemente l'evento traumatico con immagini, pensieri o percezioni ricorrenti e intrusive, sogni, sensazione di rivivere l'esperienza (illusioni, allucinazioni, flashback), disagio psicologico e reattività fisiologica intensa all'esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell'evento traumatico;
  • evitamento di pensieri, sensazioni, conversazioni, attività, luoghi o persone che evocano ricordi del trauma, incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma;
  • riduzione marcata dell'interesse o della partecipazione ad attività significative, sentimenti di distacco o estraneità verso gli altri, affettività ridotta, sentimenti di diminuzione delle prospettive future;
  • aumento dell'attivazione nervosa, con difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, irritabilità o scoppi di collera, difficoltà a concentrarsi, ipervigilanza, esagerate risposte di allarme.

La durata di queste reazioni è diversa per ogni persona. Per alcuni la situazione si normalizza dopo poche settimane, per altri ci vuole più tempo. Se sono troppo intense e durano per molto tempo è necessario il supporto di uno psicoterapeuta specializzato nei disturbi post traumatici.

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Durante l'EMDR, il terapeuta lavora con il paziente per l'identificazione del problema specifico, oggetto della teapia. Utilizzando un protocollo strutturato il terapeuta guida il paziente nella descrizione dell'evento o dell'aspetto disfunzionale, aiutandolo a scegliere gli elementi disturbanti importanti. Viene chiesto al paziente quali pensieri e convinzioni ha mentre richiama l'aspetto peggiore o più disturbante dell'evento. Il terapeuta aiuta l'elaborazione mediante movimenti giudai degli occhi , o altre stimolazioni bilaterali degli emisferi celebrali. Durante i set di movimenti oculari , il paziente rivive vari elementi del ricordo iniziale o di altri ricordi. Il terapeuta interrompe i movimenti oculari ad intervalli regolari, per accertarsi che il cliente elabori adeguatamente da solo. Il terapeuta facilita il processo prendendo decisioni cliniche relative alla direzione dell'intervento.
L'obiettivo è l'elaborazione rapida delle informazioni relative all'esperienza negativa da parte del paziente fino ad una sua risoluzione "adattiva".
Durante l'EMDR il paziente può provare emozioni intense, ma al termine della seduta, la maggior parte delle persone riferisce una notevole riduzione nel livello di disturbo associato all'esperienza. (Servan-Schreiber David ,2005)
La chiusura della seduta è dedicata ad istruire il paziente su come gestire lo spazio di tempo fino alla seduta successiva.
Alla fine di una seduta EMDR, l'evento preso come target cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta. Soprattutto, si registra una diminuzione delle emozioni sgradevoli e delle sensazioni corporee ad esso associate.
Il paziente comincia a sentire che l'esperienza traumatica fa parte del passato.

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Non è facile prevedere la durata di un trattamento con EMDR. Questa dipenderà dal tipo di problema, dalle circostanze di vita, dal numero di eventi traumatici subiti e dalla loro entità. Esso potrà essere molto breve, 4 o 5 sedute, oppure durare molto di più, in particolare per problematiche complesse, cui non è facile accedere.

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L'EMDR può essere usato da psicoterapeuti opportunamente formati.

E' possibile accertarsi della mia formazione accedendo al sito www.emdr.com nelle sezione terapeuti.



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